Diventare arbitri AIA significa conoscere anche nuove persone: possibili colleghi sui campi di gioco e amici assieme a cui crescere anche al di fuori dell’ambito puramente sportivo. È l’esempio di Manuel Giacomazzi e Cristian De Franco, rispettivamente Presidenti delle sezioni di Pordenone e Udine, protagonisti di numerose esperienze arbitrali, ma soprattutto di un affetto che tutt’oggi, come loro stessi sottolineano emozionandosi, è solido e costante. Ed è proprio dal loro rapporto che è poi partito il progetto di organizzare un miniraduno riservato agli AE OTS di Juniores e Seconda Categoria iscritti alle sezioni di Udine e Pordenone: dunque, un raduno congiunto tra queste due realtà, e una potenziale occasione di formazione e condivisione.
L’evento si è svolto durante il pomeriggio di sabato 19 novembre, presso la sala meeting del “Nodo Hotel” di Codroipo. La partecipazione è stata ampia, sia da parte dei ragazzi, oltre una quarantina, che da parte dei numerosi ospiti presenti in sala, come il componente CRA per la Prima Categoria Riccardo Ros, l’Assistente Nazionale della sezione di Pordenone Alessio Tolfo e l’AE CAN D della sezione di Udine Roberto De Stefanis. Fin da subito il clima del raduno è stato informale e improntato verso l’unione e la collaborazione tra i ragazzi, disposti in sala in ordine sparso: per un pomeriggio, dunque, non sono esistite due sezioni, ma un corpus unico di ragazzi appartenente ad un’unica grande famiglia: l’AIA.
Dopo il saluto iniziale dei due Presidenti di sezione e i quiz regolamentari a cura dei membri del Settore Tecnico Luigi Zaninotto e Valentino Menegoz, è arrivato il momento clou della giornata, vera peculiarità di questo evento: sono stati formati dieci gruppi di lavoro che riunivano al proprio interno esponenti delle sezioni di Udine e Pordenone, chiamati a collaborare tra loro: ad ogni gruppo è stata assegnata una situazione di gioco, da osservare, discutere all’interno del gruppo e rispetto alla quale deliberare una conclusione a livello di provvedimento tecnico e/o provvedimento disciplinare. Successivamente, ogni gruppo avrebbe poi esposto l’episodio e la propria valutazione agli altri ragazzi presenti in sala.
È stato emozionante vedere i ragazzi all’opera: conoscere i propri colleghi, analizzare assieme a loro i video assegnati, ed esprimere la propria opinione in una logica di pura collaborazione. Una volta terminato il tempo a loro disposizione, i ragazzi sono poi tornati nella sala meeting, dove hanno presentato agli altri gruppi la propria chiave di lettura degli episodi selezionati. Anche qui ha prevalso l’unione e la cooperazione, in quanto a ogni partecipante al raduno è stata concessa la libertà di dissentire con la valutazione dei propri colleghi.
Dopo l’esposizione dei vari gruppi, il microfono è passato nelle mani di Alessio Tolfo, Assistente Nazionale della sezione di Pordenone che può vantare oltre le 100 partite di Serie A. Il suo intervento ha fatto subito breccia tra i ragazzi, e si è focalizzato sul concetto che, secondo Alessio, è il più importante all’interno di ogni carriera arbitrale: il concetto di “passione”. “Un’emozione forte, sia nelle situazioni piacevoli che in quelle negative, ma che in ogni caso va sentita e coltivata”, ha sottolineato il nostro ospite, invitando i ragazzi a credere sempre nel proprio percorso, con cuore e spirito di sacrificio.
La giornata si è poi conclusa con la cena di gruppo, un ulteriore momento che ha consolidato il legame tra le due sezioni, a dimostrazione di quanto l’appartenenza alla nostra associazione non significhi solo arbitraggio e formazione, ma anche e soprattutto unione e relazioni: ingredienti fondamentali di questo raduno congiunto, che le due sezioni sperano di riproporre il più presto possibile.
Di Simone Bisaggio